Il territorio di Ortovero è collocato nella zona più ampia della valle Arroscia, a ridosso della piana di Albenga. Il capoluogo è ubicato lungo la sponda destra dell'Arroscia, poco più a monte del torrente Lerrone. Le due frazioni di Campi e Pogli - che assieme al capoluogo comunale costituiscono una superficie territoriale di 9,66 km² - sorgono nella piana di fondovalle sulla riva sinistra del torrente Arroscia, alle pendici del monte Chiesa (255 m) e del monte Villa (340 m).
Una particolarità del territorio ortoverese sono le cosiddette argille di Ortovero, un tipo di terreno argilloso e sabbioso risalenti al Pliocene e che ben si presta alle varie coltivazioni agricole e vinicole.
Confina a nord con i comuni di Onzo, Vendone, Arnasco e Albenga, a sud con Casanova Lerrone e Villanova d'Albenga, ad ovest con Onzo e ad est con Albenga e Villanova d'Albenga.
Potrebbe risalire al periodo romano la fondazione di un primo centro rurale e agricolo che, stando ad alcuni rinvenimenti dell'epoca, parrebbe identificabile nell'attuale zona del Pozzo dove qualche secolo dopo fu edificata una fortificazione. Lo stesso toponimo di Ortovero deriverebbe dal latino hortus vetus - "orto vecchio" - il cui nome riprenderebbe quei fondi agricoli coltivati che furono pienamente sfruttati pure in epoca longobarda.
Nel medioevo il borgo di Ortovero e il suo castello furono un importante caposaldo dei marchesi di Clavesana contro il sempre più crescente potere del vicino Comune di Albenga. Tuttavia, già nel 1242 gli abitanti ortoveresi, secondo quanto scritto in un documento dell'epoca, tentarono un primo distacco dalla pressione dei marchesi organizzandosi in Universitas ed in Comunitas. Un risultato, però, invano e che andò invece ad inasprire i rapporti e gli obblighi feudali da parte della comunità di Ortovero verso i signori.
Anche Albenga cercò di limitare un possibile dominio dei Clavesana nella piana albenganese erigendo, nel corso del 1288 e a monte di Ortovero, un nuovo borgo fortificato e in ottima posizione strategica lungo la strada della valle Arroscia: Polium, l'odierna frazione ortoverese di Pogli.
Il passaggio di proprietà del castello, del feudo e del territorio di Ortovero dai Clavesana al Comune di Albenga avvenne nel corso del 1341 e seguendone le sorti albenganesi - e parallelamente della Repubblica di Genova - fino alla dominazione napoleonica di fine XVIII secolo.
Con la successiva dominazione francese venne istituita la municipalità di Ortovero (che inglobò anche la comunità di Pogli) che rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del I cantone, con capoluogo Albenga, della Giurisdizione di Centa e dal 1803 centro principale del IV cantone della Centa nella Giurisdizione degli Ulivi. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte.
Nel 1815 Ortovero fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel I mandamento di Albenga del Circondario di Albenga facente parte della provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel Circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita provincia di Savona.
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Ingauna e con le nuove disposizioni della Legge Regionale nº 24 del 4 luglio 2008[5], in vigore dal 1º gennaio 2009, ha fatto parte della Comunità montana Ponente Savonese, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale nº 23 del 29 dicembre 2010 e in vigore dal 1º maggio 2011.
Tra i luoghi di interesse:
Chiesa parrocchiale di San Silvestro al di fuori del centro storico di Ortovero. Risalente all'epoca medievale, è il frutto di successivi interventi strutturali attuati tra il XVII e il XVIII secolo. Restaurata nel XIX secolo, la chiesa presenta decorazioni databili al periodo romanico.
Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria, attiguo alla parrocchiale di Ortovero. Sede dell'omonima confraternita dal 1417, l'attuale costruzione barocca è datata al Seicento. Oltre all'altare maggiore dello scultore Carlo Antonio Ripa, si conservano una tela raffigurante la Madonna col Bambino e santi, opera attribuita a Bernardo Reubado del 1636, due casse processionali ottocentesche di Santa Caterina e di San Leonardo da Porto Maurizio e crocifissi processionali.
Oratorio di San Bernardino ad Ortovero, nella località di Strà. Risalente al XV secolo e di forma ellittica, conserva un dipinto raffigurante l'Immacolata concezione con san Bernardino da Siena e, sullo sfondo, una veduta medievale di Albenga.
Oratorio di San Giovanni Battista, edificato nella località di Fasceo su un poggio a ridosso del borgo di Ortovero, già sede del castello duecentesco dei marchesi di Clavesana. L'edificio è in stile barocco.
Chiesa parrocchiale di Santo Stefano nella frazione di Pogli. D'epoca medievale, fu rifatta nelle attuale forme a pianta ellittica nel corso dell'Ottocento. Al suo interno è custodito un polittico del 1537 raffigurante Santo Stefano e santi del pittore Pietro Guido da Ranzo.
Oratorio di Sant'Antonio abate nella frazione di Pogli. Edificato nel XVI secolo e sede della locale confraternita, ha la particolarità di avere in facciata, oltre ad una statua del santo in una nicchia, una meridiana sulla parte destra.
Cappella dell'Immacolata nella frazione di Pogli. Eretta nella località di Marta nel Settecento, è a pianta circolare e in stile barocco.
Villa Rolandi Ricci nel centro storico di Ortovero. In stile genovese del XVII secolo, fu originariamente di proprietà dei marchesi di Clavesana e quindi dei marchesi genovesi Pallavicino dalla metà del Settecento; nel 1834 fu acquistata dal marchese Carlo Rolandi Ricci e ancora oggi è proprietà dei suoi discendenti. Tipica del grande giardino della villa è una pianta di magnolia, ritenuta una delle più alte del territorio ligure.
Casa natale di frate Ave Maria nella frazione di Pogli.
Castello di Ortovero. Sito in località Pozzo fu eretto nel XIII secolo dai Clavesana. Ad oggi esistono soltanto alcuni resti del castello, ruderi di una precedente torre e tracce di un villaggio abbandonato.
fonte wikipedia